Luogo

Università degli Studi La Sapienza – Facoltà di Lettere e Filosofia - Sala Convegni C.N.R.
Piazzale Aldo Moro 7 – Roma
Categoria

Speakers

Data

19 Apr 1997

Relatori:
Prof. Evandro Agazzi, Ordinario di Filosofia della Scienza all’Università di Genova e professore di Antropologia Filosofica, Filosofia della Scienza e Filosofia della Natura all’Università di Friburgo
Prof. Ugo Amaldi, Docente di Fisica Sperimentale e Fisica delle Radiazioni
Prof. Giovanni Degli Antoni, fisico, docente di Elaborazione di testi letterali presso il corso di Scienze dell’Informazione
Prof. Renato Dulbecco, Premio Nobel 1986 e professore ordinario presso il “California Institute of technology”
Prof. Enrico Garaci, Docente di Microbiologia presso la facoltà di medicina e Chirurgia dell’Università La Sapienza di Roma e presso Tor Vergata e Presidente del C.N.R.
Vittorio Mathieu, professore ordinario di Filosofia Teoretica, membro dell’Accademia dei Lincei, dell’Accademia delle Scienze di Torino e dell’Institut International de Philosophie

Louis Pasteur affermava che “Un po’ di scienza allontana da Dio, ma molta scienza riconduce a Lui”.
L’ordine e l’armonia che sembrano regnare nel mondo degli esseri viventi, l’organizzazione della vita secondo precise mappe genetiche, il complesso vissuto soggettivo che chiamiamo “coscienza”, il processo delle scelte e del libero arbitrio, nonché la nascita di logiche diverse da quella classica, e della nozione di “livelli di realtà”, sono solo alcuni dei fenomeni che ci riconducono ad interrogarci sul rapporto possibile tra scienza e spiritualità, sia sul piano cosmologico, sia su quello antropologico.
Se la scienza rifiuta l’indagine sul trascendente, non rischia forse di privarsi del senso della sua ricerca e di accontentarsi di descrivere, piuttosto che spiegare?
L’insieme della realtà materiale e spirituale può considerarsi un unicum le cui parti sono direttamente collegate dalle leggi della causalità? Andando oltre, è ipotizzabile una spiritualità scientifica? E se la spiritualità vuol dire pratica e sperimentazione su se stessi, può esservi analogia tra ricerca spirituale e procedimento scientifico, sebbene in ambiti diversi?

Nel corso della Tavola rotonda, presieduta dal prof. Agazzi, filosofi e scienziati come il prof. Amaldi, il prof. Degli Antoni, il prof. Dulbecco, il prof. Garaci e il prof. Mathieu si sono posti i grandi e fondamentali interrogativi che da sempre accompagnano la ricerca scientifica, dando ognuno la propria angolazione del problema. Il denominatore comune degli interventi, al di là delle posizioni personali, si può riassumere nell’affermazione che la scienza attuale non ha gli strumenti per un’indagine che oltrepassi le soglie di ciò che la scienza stessa definisce materia, e che un tale ambito di riflessione spetta piuttosto alla filosofia e alla teologia.