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- Prof. Giovanni Maria FlickGiudice della Corte Costituzionale
Laureato in Giurisprudenza all’Università Cattolica di Milano, è stato ministro di Grazia e Giustizia nel Governo Prodi dal maggio 1996 all’ottobre 1998 e rappresentante del Governo Italiano nella Convenzione per la redazione della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea dal novembre 1999 al febbraio 2000. È stato giudice della Corte Costituzionale dal 2000, vicepresidente dal 2005 a 2008 e Presidente dal 2008 al 2009. Dal 2009 è Presidente Emerito della Corte Costituzionale.
Dal 1964 al 1975 è stato magistrato al tribunale di Roma con funzione sia di giudice che di pubblico ministero (giudice di tribunale, sostituto procuratore della Repubblica, pretore). In questi anni ha insegnato come professore incaricato di Istituzioni di Diritto e procedura penale all’Università di Perugia e come professore incaricato di Diritto penale all’Università di Messina. Nel 1980 diviene professore ordinario di Diritto penale all’Università LUISS di Roma. Ha ricevuto nel 1998l’Onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al merito della Repubblica italiana. Dal 2009 è presidente onorario della Fondazione Museo della Shoah di Roma. Il 24 gennaio 2013 il dipartimento di Economia dell’Università degli studi di Genova gli ha conferito la laurea honoris causa in Economia e Istituzioni finanziarie. È autore di monografie, saggi, articoli, commenti e relazioni in convegni e seminari di studio, su temi del diritto penale (in particolare, del diritto penale dell’economia e della intermediazione finanziaria; della criminalità organizzata; dei diritti della persona; della pubblica amministrazione). È inoltre editorialista sui temi della giustizia, dei rapporti fra diritto penale ed economia, della criminalità organizzata, dei diritti umani, per il quotidiano finanziario “Il Sole 24 Ore” e per il quotidiano “La Stampa”.
Tra le numerose pubblicazioni: “Oltre Tangentopoli. Intervista sulla Giustizia”, Il Sole 24 Ore libri, Milano 1995; “Giustizia vera per un paese civile”, Piemme 1996; “La globalizzazione dei diritti: il contributo dell’Europa dal mercato ai valori”, Piemme 2004; “Sussidiarietà e principio di prossimità, quali modelli per uscire dalla crisi?” AREL, Roma 2010; ”Elogio della dignità”, Libreria Editrice Vaticana, 2015. - Salvatore SettisOrdinario di Storia dell’Arte e Accademico dei Lincei
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La ricchezza e le peculiarità della nostra cultura e della nostra democrazia sono un patrimonio prezioso, che rischia di andare disperso, per l’impoverimento culturale, etico e morale che sta subendo il nostro Paese.
Athenaeum N.A.E. lancia un appello, attraverso le “Lettere aperte” di tre insigni personalità della nostra cultura e delle nostre Istituzioni, che ha lo scopo di risvegliare l’amor proprio dei nostri giovani, e far loro riscoprire le peculiarità e le ricchezze del nostro Paese perché consegnino tale patrimonio ai futuri cittadini, lo difendano e lo sviluppino nel bene, per rifondare una società più etica e giusta, nel rispetto dei reciproci diritti e doveri.
Per maggiori informazioni, potete scaricare i documenti allegati in fondo alla pagina.